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Il borgo medievale di San Severino di Centola, situato su un alto sperone roccioso a strapiombo nella Gola del Diavolo, nella zona del basso Cilento in Campania, è stato abbandonato nel corso del XIX e nella prima metà del XX secolo. Questo abbandono è stato causato dalla sua posizione di difficile accesso e dalla creazione di una zona più agevole a valle, vicino alla stazione ferroviaria. | Il borgo medievale di San Severino di Centola, situato su un alto sperone roccioso a strapiombo nella Gola del Diavolo, nella zona del basso Cilento in Campania, è stato abbandonato nel corso del XIX e nella prima metà del XX secolo. Questo abbandono è stato causato dalla sua posizione di difficile accesso e dalla creazione di una zona più agevole a valle, vicino alla stazione ferroviaria. | ||
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Il castello, probabilmente risalente all'XI secolo, si trova in posizione strategica all'accesso della valle del Mingardo. I suoi ruderi testimoniano una ricca stratificazione storica risalente all'età longobarda, normanna, sveva e angioina. | Il castello, probabilmente risalente all'XI secolo, si trova in posizione strategica all'accesso della valle del Mingardo. I suoi ruderi testimoniano una ricca stratificazione storica risalente all'età longobarda, normanna, sveva e angioina. | ||
<small>(Tratto da Rosa Anna Genovese, ''PAESAGGI CULTURALI E CENTRI STORICI MINORI ABBANDONATI.RESTAURO, TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL BORGO MEDIEVALEDI SAN SEVERINO DI CENTOLA (SA)'', pubblicato in "BDC - Bollettino del Centro Calza Bini" n. 15, Università degli Studi Federico II, 2015)</small> | |||
Versione delle 11:31, 9 lug 2023
Il borgo medievale di San Severino di Centola, situato su un alto sperone roccioso a strapiombo nella Gola del Diavolo, nella zona del basso Cilento in Campania, è stato abbandonato nel corso del XIX e nella prima metà del XX secolo. Questo abbandono è stato causato dalla sua posizione di difficile accesso e dalla creazione di una zona più agevole a valle, vicino alla stazione ferroviaria.
Lo sviluppo urbano del villaggio presenta testimonianze dei periodi longobardo, angioino, aragonese, del Seicento, del Settecento, con tracce più marcate dell'Ottocento. Le prime abitazioni furono costruite intorno alla torre quadrata del castello, che è ora allo stato di rudere. Il resto del borgo si è sviluppato adattandosi alla pendenza del sito.
Purtroppo, il borgo abbandonato da quasi mezzo secolo mostra segni diffusi di degrado a causa del trasferimento degli abitanti a valle e del saccheggio subito nel corso degli anni. Le coperture, i solai e le murature sono crollati o in uno stato di crollo, indeboliti dalle infiltrazioni pluviali e dall'abbandono. Alcune abitazioni danneggiate richiedono un intervento tempestivo per evitare il collasso definitivo delle strutture ancora esistenti.
Attraverso un esame attento del costruito esistente e delle sue emergenze architettoniche più significative - come il Castello, il Palazzo Baronale, la Chiesa di Santa Maria degli Angeli e la Chiesa Parrocchiale - è ancora possibile comprendere la stratificazione dei vari corpi di fabbrica e delle strutture superstiti.
Il castello, probabilmente risalente all'XI secolo, si trova in posizione strategica all'accesso della valle del Mingardo. I suoi ruderi testimoniano una ricca stratificazione storica risalente all'età longobarda, normanna, sveva e angioina. (Tratto da Rosa Anna Genovese, PAESAGGI CULTURALI E CENTRI STORICI MINORI ABBANDONATI.RESTAURO, TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL BORGO MEDIEVALEDI SAN SEVERINO DI CENTOLA (SA), pubblicato in "BDC - Bollettino del Centro Calza Bini" n. 15, Università degli Studi Federico II, 2015)